E’ scattato l’allarme inquinamento a seguito della collisione di una nave Tunisina e un cargo al largo di Capo Corso. Dalle informazioni diramate ci sarebbe la fuoriuscita di centinaia di metri cubi di carburante che ha prodotto una chiazza di circa 20 chilometri. Nello specchio di mare interessato si sono recate le autorità di Italia e Francia con mezzi specializzati nelle operazioni di contenimento delle sostanze inquinanti.
“Al momento si evidenzia una sostanziale stazionarietà del carburante presente in mare rispetto al punto di rilascio”. Lo sottolinea l’assessore all’ambiente della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone, che – a seguito della collisione avvenuta a nord di capo Corso fra la portacontainer Cls Virginia e il traghetto Roro Ulysse della Ctn – si è attivato attraverso l’Agenzia regionale di protezione ambientale per fornire “una specifica modellistica che simula il comportamento della macchia inquinante in mare”. L’obiettivo è recuperare la fuoriuscita stimata di 600 metri cubi di gasolio.